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Un mese (e un giorno) fa il primo Mondiale femminile, Francesca Salvatore: “Esperienza che ci ha fatte crescere”

 24/12/2025 Letto 247 volte

Categoria:    Nazionale
Autore:    Redazione
Società:    ITALIA




La gioia di una conquista storica per il movimento femminile, la meraviglia della PhilSports Arena e la forza di un gruppo, quello della Nazionale italiana, capace di piazzarsi tra le prime 8 al mondo e di salire al 5° nel ranking FIFA. Poco più di un mese fa, l’Italia raggiungeva il momento più alto della sua storia: la partecipazione al primo Mondiale femminile disputato nelle Filippine.
“A distanza di un po’ di tempo e con più lucidità, credo il risultato sia stato ancora più eccezionale e sentimentalmente più bello da ricordare - racconta il ct Francesca Salvatore -. Quando sei lì dentro, fai fatica a rendertene contro, ma a livello umano e sportivo è stato un percorso straordinario: l’Italia ha dimostrato di essere cresciuta gradualmente, grazie a un lavoro programmato e attento. E il 5° posto nel ranking, con doppio salto in avanti, è un traguardo che dà lustro a tutto il movimento”.

ALTALENA DI EMOZIONI - 30 giorni dall’altra parte del mondo sull’altalena delle emozioni: dall’esordio nel “girone di ferro”, superato alle spalle del Brasile (poi vincitore della manifestazione), all’uscita per mano del Portogallo, con un passivo eccessivo rispetto alle forze mostrate in campo.
“Parto dalla qualificazione: conoscendo le difficoltà che avremmo affrontato, il superamento del turno è stato frutto di una preparazione certosina, che ha visto staff e ragazze lavorare in perfetta sintonia. E la risposta si è vista: nonostante l’altissima posta in palio e il precedente ko col Brasile, la squadra è andata avanti battendo l’Iran, una Nazionale fisica e abituata a competere, vincitrice più volte della Coppa d’Asia negli ultimi anni. Alle ragazze va solo fatto un grosso plauso, perché non era affatto un risultato scontato”.
E tornando alla sfida contro il Brasile, il ct ha subito una precisazione da fare. “Nel mio commento a caldo ho sottolineato gli errori, ma, rivedendo la gara, il nostro è stato un ottimo primo tempo, in cui abbiamo tenuto testa alla Nazionale più forte di tutto il torneo. C’è stata grande emotività nei confronti della gara, la prima ad alto livello del Mondiale, ma qualsiasi mia osservazione è stata poi analizzata in concerto con la squadra, nello spazio dello spogliatoio”. 
Un ko tutto sommato indolore, quello con la Seleção verdeoro. Mentre è stata la sconfitta contro le lusitane a porre fine all’esperienza di Pasig City, con uno scarto maturato in gran parte con le Azzurre in avanti col portiere di movimento, nell’ intento di recuperare il risultato.
“Penso che le partite vadano viste e analizzate sotto tanti punti di vista, ma in quel caso l’esperienza ha fatto la differenza: il Portogallo - non a caso finalista col Brasile - ha disputato ben 3 Europei, competizione che a noi manca. Tra un’amichevole (per quanto ben disputata) e una gara che vale la semifinale Mondiale c’è un bel divario. Le occasioni da gol non trasformate nei primi 5’ hanno dato modo all’avversario di osservarci, respingerci e attaccarci. Ma più che sui singoli eventi - continua Salvatore - mi soffermerei sul percorso nella sua completezza: oggi, tatticamente, siamo capaci di una fase difensiva importante e, allo stesso tempo, abbiamo lavorato anche sull’organizzazione offensiva. Davanti al portiere arriviamo tante volte. La squadra sa cosa fare: abbiamo solo bisogno di più partite ad alta intensità, quelle che solo il campo internazionale può offrire”.
Un rewind che quindi porta solo sorrisi al ct Salvatore. “Ogni scelta nella gestione della rosa è stata ponderata, equilibrata e fatta in relazione alle esigenze del contesto e al benessere del gruppo. Questo è stato capito dalla squadra, con la quale c’è stata massima trasparenza. Un ringraziamento allo staff che mi ha permesso di lavorare un mese nel migliore dei modi e senza infortuni, ma il ringraziamento più grande è sempre per le mie splendide ragazze che hanno dimostrato tutto il loro valore”.

SGUARDO AL FUTURO - E già al domani che guarda la Nazionale. “Il nostro compito era lasciare il segno e ispirare le nuove generazioni, lo abbiamo fatto raggiungendo i quarti al Mondiale e il 5° posto nel ranking generale: arrivarci è difficile, rimanere lassù lo è ancor di più. Ma è con questo nuovo impegno che ci proiettiamo verso il futuro: Alice Virdis e altre giovani sono sotto osservazione da un po’, senza mai dimenticare, però, che la maglia Azzurra non è un premio. Bisogna essere pronte. In tal senso, prestiamo massima attenzione al lavoro dei club: il loro ruolo è fondamentale in ottica convocazione per la prossima kermesse europea, dove vogliamo essere assolute protagoniste alla luce dei risultati raggiunti finora”.
Il prossimo esame dell’Italfutsal femminile sarà proprio la qualificazione all’Europeo, competizione che attende già la Nazionale maschile di Samperi. “A loro il mio più sincero in bocca al lupo, sperando che possano vivere una fantastica avventura e che portino in alto il nome dell’Italia. Anche lì c’è un gruppo squadra-staff che fa della sinergia il proprio punto di forza: sono certa che arriveranno ottimi risultati e che la Nazionale continuerà a far da traino verso la crescita del movimento”.

UNA MANO TESA A GASPERINI - Un ultimo pensiero all'allenatore della Roma, Gian Piero Gasperini. "Mi farebbe piacere che il mister potesse assistere ad una delle gare delle nostre Nazionali, così da osservare da vicino le dinamiche del nostro sport, che a livello internazionale risultano essere assolutamente divertenti e piacevoli da seguire".

*foto FIFA
Redazione C5 Live





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